IL DOLORE E LE QUATTRO STAGIONI 

albero 4 stagioni
(tempo di lettura 10 minuti)

LO SUBISCI SOFFRENDO, LO GESTISCI  

O, GRAZIE AL DOLORE,

PROGREDISCI CON ACCETTAZIONE?

scheletri con dolori rossi

Sono quattro le scelte o reazioni che abbiamo quando siamo confrontati con una situazione di dolore fisico, emotivo, mentale o spirituale:

woman in pain wiht back frustration

1. Possiamo scegliere di subirlo, di soccombere "alla sua volontà"; di viverlo come vittima, soffrendo e lamentandoci. Lo odieremo, lo malediremo, ci farà arrabbiare, non ci piacerà, cercheremo di scappare da lui come se fosse una cosa brutta o addirittura, a volte, la peggior cosa che potesse
capitarci..


colonna e sigarette 2.    Possiamo invece scegliere di  gestirlo  al  meglio. Grazie ad aiuti esterni o a nuove abitudini, che saremo costretti a seguire giusto per poterlo sopportare meglio o affinché esso non torni, non appena ricadiamo nelle vecchie abitudini. L'aiuto esterno The-Body-ConnecCenterpotrebbe avere la forma di un medicamento, una pomata o il trattamento di un terapeuta che cerca di far diminuire o sparire il sintomo, la tensione o appunto il dolore: un massaggio quindi, uno sblocco vertebrale, un rimedio naturale, degli aghi di agopuntura, un letto ergonomico, una crema anti infiammatoria, ecc.


stretching 3.    Oppure possiamo scegliere di utilizzare il dolore come trampolino di lancio per il nostro progresso, la nostra crescita ed evoluzione. Potremmo decidere di andare a cercare delle strategie per diventare migliori, meglio funzionanti. Così facendo riconosciamo il dolore come insegnante o allenatore. La schiena che fa male per esempio, diventa il metro attraverso il quale sappiamo se stiamo crescendo nella direzione giusta, se le scelte fatte vanno bene, se il nostro sistema nervoso è meglio capace di gestire la nostra vita. Internamente potemmo scoprire che potrebbero essere necessari degli esercizi particolari, una speciale dieta, una tecnica specifica di rilassamento o meditazione. Esternamente potremmo seguire metodolT&T SRogie di guarigione riorganizzativa come il Metodo Network e  Metodo Hort™ (clicca qui per ulteriori informazioni) o gli esercizi di Integrazione Somato Respiratoria (clicca qui per ulteriori informazioni); decidere per un lavoro di sviluppo personale con un counceler/coach (Tiberio Faraci www.ricominciadate.com); seguire un percorso con il proprio omeopata unicista, con uno psicoterapeuta o psicologo (Agnes Neuenschwander Tarozzo, Psicoterapeuta ASP www.analisi-bioenergetica.ch; Renzo Rossin, www.creaitalia.it oppure renzo.rossin@vodafone.it)

Gandhi
4.    Se abbiamo usato bene il dolore come opportunità di cambiamento ed effettuato l'evoluzione giusta che ne consegue, arriverà il momento dove il dolore ci insegnerà l'accettazione. Una capacità dell'anima di accogliere con un'attitudine positivcolonna con piantaa ciò che succede, rimanendo sempre attivi nella ricerca delle soluzioni o dell'ulteriore progresso necessario, ma senza gli affanni, lo sconforto, il malessere o il bisogno di motivazione continua delle altre tre scelte o reazioni. Durante il viaggio di guarigione e riorganizzazione il dolore, il sintomo o la malattia diventeranno veri amici che ci guideranno con amore e saranno accettati con gratitudine come tali.

MH logo

Dopo vent'anni di esperienza clinica vi posso sicuramente confermare che nessuna delle quattro modalità è sbagliata, bensì:
*    hanno semplicemente caratteristiche e conseguenze diverse,
*    accadono in diversi periodi della nostra vita, a seconda della stagione 
      del benessere nella quale ci troviamo


LA STAGIONE DELLO SCOPRIRE
Stadi 1, 2 e 3 degli esercizi di
Integrazione Somato Respiratoria
birdwatcher


Nella Stagione dello Scoprire:
*    per incapacità o inconsapevolezza nostra
*    per situazioni particolarmente negative o difficili
*    per mancanza di qualcuno che ci possa indicare una via differente:

specchietto retrovisore    1.    Subiamo il dolore e non siamo in grado di accoglierlo nella sua importante funzione biologica: quella cioè di essere una chiamata al cambiamento interno ed esterno. Soffriamo, ci lamentiamo, siamo senza speranza, "diamo la colpa" agli altri, alla sfortuna, alla vecchiaia, alla gioventù, al lavoro, alle nostre incapacità, mancanza di conoscenze, al codice genetico che ci ha dato questa "tara" ... Di conseguenza viviamo al più basso livello di consapevolezza, come il conducente che guarda solo nello specchietto retrovisore preoccupato a scappare da ciò che non gli piace, dà fastidio o fa male. Un modo stressante e pericoloso di guidare, spesso carico di conseguenze negative. Generalmente, a questo livello di energia e strategie di auto guarigione, la situazione tende a peggiorare col tempo e non riusciamo a gestire le richieste della quotidianità.


inthebox    2.    La prossima modalità nella stagione dello scoprire è cercare di gestire il dolore (sempre guardandoci alle spalle e sperando di correre più veloce di esso) grazie all'aiuto di qualcuno o qualche cosa dall'esterno. In questo stato funzioniamo meglio che in quello precedente, siamo maggiormente consapevoli e quindi possiamo sopravvivere, basta che non ci venga chiesto niente di più. Qui le persone vivono e spesso si sentono in gabbia, dove non c'è spazio d'errore o soprattutto per crescere. Grazie al medicamento o alle cure che riceviamo riusciamo a lavorare, fare sport, studiare, ma a un livello appena sufficiente e con un equilibrio molto delicato nel corpo, nelle emozioni e nella mente. Basta poco per
a.    ricadere nei vecchi dolore, tensioni o sintomi
b.    provare emozioni negative come rabbia, frustrazione, paura,  
       apprensione
c.    sentirci stressati e stanchi

doppio se seduto
Il sintomo o la malattia servono per crescere e ci chiedono un miglioramento nella capacità di funzionare o nelle nostre abitudini, ma nella Stagione dello Scoprire non siamo in grado di percepirlo:
   * soffriamo; siamo bloccati; ci sentiamo senza speranza, senza aiuto  (stadio 1)
    * siamo arrabbiati; proiettiamo su altri le nostre mancanze o problemi; cerchiamo il rimedio miracoloso che spegnerà gli allarmi senza però voler cambiare le abitudini o le scelte che li hanno creati; cerchiamo in un partner, nel lavoro o in un hobby il senso di realizzazione che ci manca dentro (stadio 2)
     *  ci rendiamo conto che siamo noi a ripetere gli errori, ma non siamo abbastanza forti o sani per cambiare; ci sentiamo bloccati (inizio stadio 3)

Se non ci rendiamo conto che stiamo vivendo inconsapevolmente la stagione dello scoprire, rimaniamo bloccati in essa con il pericolo di vivere il presente aspettando che passi anche il nostro futuro.

NON DEVE ESSERE COSÌ! BASTA!


alarmpulsante stopdoppio se seduto


bimbo monocolo Per vivere felici, con più vitalità e salute, con maggiore energia, per crescere di consapevolezza e fare un vero percorso di auto guarigione, dobbiamo prima di tutto abbracciare, anche solo per un momento, il fatto che stiamo vivendo qualcosa che non ci piace, che riteniamo non dovrebbe essere lì e dal quale vorremmo scappare a gambe levate se potessimo. Dobbiamo anche essere in grado di riconoscere che continuando a scappare dalle nostre responsabilità (dirette o indirette), abbiamo creato dei comportamenti e abitudini che ci bloccano in schemi non produttivi o che ci limitano e mantengono nella situazione che ci fa soffrire. Questi tre stadi di consapevolezza formano la "Stagione dello Scoprire" e il loro dono è, che vivendoli con consapevolezza e le giuste conoscenze e strategie possono diventare il trampolino di lancio verso la prossima stagione...



LA STAGIONE DEL TRASFORMARE
Stadi 4, 5, 6 e 7 degli esercizi di
Integrazione Somato Respiratoria
pesce che salta fuori

Sappiamo che stiamo entrando nella stagione del trasformare perché abbiamo fatto i passi necessari, ci siamo connessi con le sofferenze, i limiti, le proiezioni, le emozioni distruttive della stagione precedente e l'abbiamo fatto con presenza e strategie giuste, abbiamo appreso (scoperto) come c'eravamo cacciati nel fossato e ora siamo pronti per tirarcene fuori.

 
trasformazione     3.    Qui non subiamo più il dolore, non cerchiamo di gestirlo. Nella stagione del trasformare usiamo il dolore, i sintomi, le malattie come via verso il nostro progresso.
In questo stato di consapevolezza:

a. prendiamo in mano le nostre responsabilità e il nostro potere o la nostra forza (stadio 4)

b.   decidiamo di accogliere le nostre debolezze
come parte altrettanto meritevole di noi in modo da capirne al meglio il messaggio, la lezione, l'energia. Riconosciamo anche che certe nostre regole e credenze sono delle illusioni alle quali ci eravamo aggrappati per non dover prendere in mano la responsabilità della crescita e del cambiamento (stadio 5)
c.    facciamo tutto il possibile, senza permettere a niente e nessuno (neanche a noi stessi) di frenarci, dall'acquisire le conoscenze, le esperienze, le capacità per far accrescere la nostra salute, la capacità di auto guarire, la flessibilità nella colonna vertebrale e sistema nervoso, la forma fisica (stadio 6)

d.    per lasciare andare definitivamente qualsiasi attaccamento alle vecchie abitudini che ci limitavano o che creavano il terreno fertile per  malattie, malesseri o infelicità. Creiamo così nuove credenze e abitudini che sostengono la nascita di un modo di vivere nuovo o migliore, più in sintonia con il nostro vero potenziale. (stadio 7)

Le nostre azioni, nella Stagione del Trasformare, non sono finalizzate a eliminare i sintomi, ma a diventare noi, talmente più forti, pieni di energia e sani, che i sintomi non avranno più ragione di essere! I problemi sono opportunità di crescita, gli ostacoli diventano la sfida che ci motiva a saltare ancora più in alto, le parole magiche sono: AZIONE e ADESSO! Non significa che non sentiremo dolori o non avremo situazioni difficili da risolvere, ma la nostra attitudine sarà diversa, propositiva, alla ricerca di soluzioni costruttive e durature nel tempo. Non ci nasconderemo dai nostri errori o manchevolezze, anzi le metteremo alla luce in modo da darci la benzina adeguata per diventare ancora migliori. Se la mia schiena in basso avrà ancora tensioni o dolori:
*   acquisirò ancora più flessibilità
*   rinforzerò la muscolatura che dà stabilità
*   libererò i blocchi dalle vertebre grazie alle onde del Network
     (clicca qui per ulteriori informazioni, parte 4)

*   diventerò ancora più capace di gestire lo stress al lavoro e a casa così da non accumularne più nella colonna
*   farò quotidianamente gli esercizi di SRI (clicca qui per ulteriori informazioni)
* mangerò più verdure, berrò più acqua, farò un programma di disintossicazione (clicca qui per ulteriori informazioni) in modo da migliorare il mio transito intestinale e avere quindi meno tossine e acidità nel corpo che aumenterebbero l'infiammazione, ecc. ecc. ecc.

bimbo successo

Acquisita quella forza fisica, emotiva, ma soprattutto mentale, necessaria per mantenere motivazione e perseveranza nelle scelte fatte e forza ed efficacia nelle azioni intraprese, arriveremo a uno stato di consapevolezza tale che il passo alla stagione seguente sarà naturale e senza sforzo, sarà all'ora che accoglieremo la Stagione del Risvegliare.


LA STAGIONE DEL RISVEGLIARE
Stadi 8, 9, 10, 11 e 12 degli esercizi di
Integrazione Somato Respiratoria
farfalla in mano


Sappiamo che stiamo entrando nella Stagione del Risvegliare perché crescere e diventare migliori non basta più:
*  ci risvegliamo al fatto che non siamo soli o separati dagli altri e dal pianeta
*   ci rendiamo conto che ogni nostra azione comporta una reazione in tutto ciò che ci circonda  
*  diventiamo sempre più consapevoli che non possiamo avere gioia e abbondanza senza poterla condividere, aiutando altri nel loro viaggio attraverso le 4 stagioni che potremmo anche chiamare, di ben-essere e ben-vivere

medit tramonto   4. Nella stagione del risvegliare il dolore o la malattia non saranno vissuti come una chiamata al progresso, ma a un'accettazione attiva come parte integrante delle esperienze della vita. Saremo capaci di:
     a. restare all'ascolto, in silenzio, e accogliere (senza pregiudizi, credenze o interpretazioni della mente) lo spazio e il tempo vuoti che esistono in tutte le esperienze della vita, compresa quella della malattia (stadio 8)
b.    sentire le energie, la profondità, la luce e il suono nello spazio e tempo attorno a noi. Ci renderemo conto che anche i dolori non finiscono nel corpo fisico, emotivo e mentale, ma hanno componenti sottili, spirituali che insegnano sia a noi che a chi ci circonda come avere più profondità nella vita (stadio 9)
c.    abbracciare l'accettazione di ciò che succede (e quindi anche il dolore o la malattia) ed essere presenti con il significato più profondo della nostra presenza in questa vita. Capire il messaggio che noi, inclusi le parti ferite o sofferenti, abbiamo una missione, uno stile unico, un valore infinito e insostituibile che va abbracciato completamente (stadio 10)
d.    condividere la nostra unicità con il mondo in modo che anche grazie alla crescita e consapevolezza acquisita a cause delle sofferenze, possiamo ispirare ancora meglio noi stessi e gli altri (stadio 11)
e.    e così creare e costruire vera comunità dentro e fuori di noi. Accettare i limiti (sofferenze, dolori, ...) e i doni, nostri e degli altri e mettere insieme le energie per creare ciò che singolarmente non sarebbe possibile (stadio 12).

mani che sorreggono Un fraintendimento fatto spesso, quando si parla di stagione del risvegliare, è che la si immagina senza azioni, senza concretezza o risultati tangibili nel mondo reale. Ci immaginiamo la persona in cima a una montagna a meditare. Nella vera stagione del risvegliare invece, non si rimane con "le mani in mano" a osservare il mondo che ci circonda, al contrario ci si rende conto che ciò che ci circonda, è pronto per i nostri doni. Le azioni che proporremo saranno dirette verso una crescita e progresso non solo nostro ma, appunto della comunità. Con questo non voglio dire che meditare non sia una cosa produttiva o necessaria per il pianeta, al contrario, eppure sono convinto che oggi è richiesto alla maggior parte delle persone risvegliate di portare il dono della Stagione del Risvegliare alla gente e condividere il viaggio in modo che più persone possono essere aiutate a percorrerlo. 

sri flusso verde

come te non c'è nessuno Il viaggio attraverso i dodici stadi di La Via guarigione descritti nei dettagli nel mio libro "Come Te Non C'è Nessuno" (clicca qui per ulteriori informazioni) e il libro del Dott. Epstein "La Via: I 12 Stadi Di Guarigione" (clicca qui per ulteriori informazioni), permette di vivere consapevolmente e appieno le prime tre stagioni. Il dolore, la malattia, i sintomi, le tensioni, le difficoltà della vita sono spesso il catalizzatore, l'enzima, l'unità di energia, la benzina che stimola la crescita. Questa evoluzione genera autorealizzazione, gioia interna sostenibile nel tempo e quindi duratura. Grazie alla consapevolezza presente e la capacità in ogni situazione e in ogni dolore di leggere cosa sta realmente accadendo, possiamo creare la sacra danza tra le stagioni che avviene nella Stagione dell'Integrare.



LA STAGIONE DELL'INTEGRARE

(quando due delle tre stagioni vengono combinate insieme)
croccole

Possiamo concepire che vi sia la neve e i fiori insieme? Che due differenti stagioni possano coesistere nella perfezione nella nostra vita? Nella Stagione dell'Integrare combiniamo due diverse stagioni per essere presenti al meglio con ciò che succede o che stiamo vivendo. In realtà, una volte vissute per la prima volta separatamente e consapevolmente, per la maggior parte del tempo le vivremo combinate nella Stagione dell'Integrare. Vi saranno allora tutte e sei le possibili combinazioni, dove una delle due sarà più presente e preponderare e l'altra più defilata a condividere i suoi doni e insegnamenti.


T - S: Stagione dell'Integrare con Trasformare e Scoprire

Alberi Un esempio potrebbe essere che siamo nella Stagione del Trasformare, agiamo, facciamo succedere le cose, non ci lamentiamo, usiamo le difficoltà come motivazione per diventare migliori, ma a un certo punto ci rendiamo conto che abbiamo lasciato indietro un pezzo e questo ci sta creando problemi. Decidiamo quindi di aggiungere un tocco di Stagione dello Scoprire, per capire da cosa ci siamo separati, cosa abbiamo alienato, non rispettato o sbagliato. Per un attimo portiamo questa stagione ad arricchire l'altra così da poter ancora meglio esprimere noi stessi nelle nostre azioni e avere migliori risultati.

R - S: Stagione dell'Integrare con Risvegliare e Scoprire

mani che sorreggono il mondo. Un altro esempio è che poteste trovarvi in totale Stagione del Risvegliare dove sentite l'amore e la comunità che servite come la vostra più alta missione e gioia. Allo stesso tempo una persona del gruppo del quale fate parte, accende in voi sensazioni negative e vi permettete allora di andare dentro di voi (Stagione dello Scoprire) per vedere quali parti ancora non guarite stanno venendo a galla. In questo modo ricevete il "dono" di questa persona che vi aiuterà a essere ancora più completi e quindi capaci di servire con più gratitudine e partecipazione.

 
Il viaggio attraverso le Stagioni del Benessere, con o senza dolore, è meraviglioso; meglio quindi giocare d'anticipo e decidere di percorrerlo prima che il dolore ci obblighi...
Il Metodo Hort™, il Metodo Network con l'analisi spinale di Network e l'Integrazione Somato Respiratoria, sono disegnati per darvi le tecniche, le conoscenze, la consapevolezza, gli esercizi e le strategie necessarie per danzare attraverso le stagioni nel modo più fluido, gradevole e costruttivo possibile.

Buona danza!
Dominique

danza afro


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